RETI

Per la Casa delle Donne risulta fondamentale, nel potenziamento delle proprie attività, lo sviluppo di un efficiente sistema di relazioni, istituzionali e non, in grado di garantire da un lato una rete attiva con il territorio e dall'altro la soluzione ai bisogni delle donne.

Reti dei Centri Antiviolenza

Le principali relazioni che la Casa delle donne ha sviluppato nel corso degli anni sono:
  • WAVE - Woman Against Violence è una rete europea di NGO (Organizzazioni non governative) che lavorano contro la violenza alle donne e ai/lle loro figli/e nelle forme più diverse: centri antiviolenza, case rifugio, telefoni/sportelli, attività di formazione/training etc. Questa organizzazione ha come obiettivo l’affermazione dei diritti umani delle donne e dei/lle minori vittime di violenza e lavora sulla prevenzione facendo riferimento a tutte le convenzioni e alle dichiarazioni internazionali (ONU, Piattaforma di Pechino, etc.) e europee. (www.wave-network.org).
  • “D.i.Re Donne in rete contro la violenza” è l’Associazione Nazionale di Centri Antiviolenza, di cui la Casa delle Donne è socia fondatrice. Nata nel 2008, riunisce 80 associazioni ed è la prima associazione italiana a carattere nazionale di Centri Antiviolenza non istituzionali e gestiti da associazioni di donne, che affronta il tema della violenza maschile sulle donne secondo l’ottica della differenza di genere, collocando le radici di tale violenza nella storica, ma ancora attuale, disparità di potere tra uomini e donne nei diversi ambiti sociali. L’associazione D.i.Re è nata allo scopo di costruire una azione politica nazionale che, partendo dall’esperienza maturata nelle diverse realtà locali, promuova azioni volte ad innescare un cambiamento culturale di trasformazione della società italiana nei riguardi del fenomeno della violenza maschile sulle donne. L’Associazione D.i.Re. fa parte anche del movimento di Nonunadimeno e riunisce l’U.D.I. e le associazioni LGBTQ con la partecipazione di molte giovani. (www.direcontrolaviolenza.it).
  • TOSCA è il Coordinamento dei Centri Antiviolenza toscano, di cui la Casa delle Donne è socia fondatrice. E’nata nel 2009 e riunisce 14 Centri della regione. Si è costituita per dar vita ad un’azione politica di rete che, partendo dall’esperienza maturata nelle diverse realtà locali toscane, promuovesse interventi e strategie volte ad un cambiamento culturale e di trasformazione per contrastare il fenomeno della violenza maschile sulle donne e sui bambini e bambine. Forte del proprio patrimonio di saperi e di esperienze professionali acquisite in tanti anni di operato, si pone come interlocutrice delle istituzioni per quanto riguarda il fenomeno della violenza contro le donne e i bambini e le bambine. Tra gli obiettivi: favorire lo scambio, il confronto e la valorizzazione di buone prassi e metodologie di lavoro, promuovere e sostenere le nuove realtà del territorio che intendano aderire al coordinamento e perseguire quanto espresso nella Legge Regionale n. 59, favorendo la creazione di reti e l’integrazione degli interventi tra tutti i servizi e le istituzioni coinvolti nella protezione e nella presa in carico delle donne e dei/lle loro figli/e.

Reti Istituzionali

Particolarmente importante è il rapporto con le Istituzioni, sia per la sensibilizzazione, che per la prevenzione e soprattutto per il contrasto alla violenza di genere.
A tal proposito è stato necessario tessere una rete di relazioni con i vari soggetti, perché il percorso di fuoriuscita delle donne dalla violenza fosse agevolato da protocolli d’intesa che prevedano vie preferenziali, collaborazione fra referenti formati sul fenomeno dei vari settori ed un confronto continuo sull’analisi dei casi, sulle criticità della rete e sulla condivisione di buone pratiche per affinare il contrasto alla violenza.
Riguardo, appunto, al Contrasto alla violenza, particolare rilievo viene dato alla collaborazione con i Servizi Sociali comunali e sanitari, con le Forze dell’Ordine, con il Pronto Soccorso e il Consultorio, che vengono coinvolti, se necessario e in accordo con la donna, nelle situazioni in cui sono presenti minori, in casi di disagio sociale o di problemi abitativi, di fronte a denunce o violenza fisica da refertare, etc…
Il nostro rapporto con il Consultorio e il Pronto Soccorso è definito anche dal “Percorso Donna” del Codice Rosa, che vede i Centri Antiviolenza come soggetti dello stesso. La collaborazione consiste nell’ invio da parte loro di donne che hanno avuto accesso all’ Asl e per le quali è stato attivato tale codice, presso il Centro Antiviolenza. E’ possibile anche che siano le Operatrici a consigliare la donna di accedere al Pronto Soccorso per farsi refertare, in tal caso il Centro può attivarsi per contattare le referenti del Pronto Soccorso ed avvisare di tali invii.
Anche la relazione con le Forze dell’Ordine è fondamentale per coordinare al meglio la messa in protezione delle donne, la presentazione di denunce o il raccoglimento delle prove che possano portare ad ottenere un provvedimento restrittivo per il maltrattante. Su richiesta della donna, le Forze dell’Ordine possono contattare il Centro Antiviolenza per avviare un percorso di accoglienza. Viceversa, su richiesta della donna, possono essere le Operatrici del Centro Antiviolenza a contattare le forze dell’Ordine per valutare insieme alla donna la possibile attivazione dei meccanismi di protezione previsti dalla legge.
Gli obiettivi, invece, della relazione con i Servizi Sociali sono quelli di sostenere la donna come madre e garantire la tutela dei/lle suoi/e figli/e. Per fare ciò, possono essere organizzati incontri tra la donna, le Operatrici del Centro Antiviolenza e l’Assistente sociale di riferimento, in modo da progettare insieme un’eventuale messa in protezione e quindi la ricerca di una Casa Rifugio disponibile lontana dal luogo di residenza, informarla delle varie possibilità per trovare/ottenere un’abitazione, etc…
Anche la collaborazione con il Centro per l’impiego e quindi l’attivazione di tirocini o borse lavoro, può contribuire ad ottenere la fuoriuscita delle donne dalla violenza.
Per quanto riguarda, invece, l’aspetto della prevenzione e sensibilizzazione, il rapporto con il territorio e quindi con altre istituzioni tipo Provincia, Comuni, Scuole ed associazioni varie, si esprime attraverso il consolidarsi di un’articolata e complessa rete di relazioni essenziale per riuscire a individuare e rispondere in modo sempre più efficiente ed efficace ai bisogni delle donne, tramite l’informazione, la conoscenza del fenomeno, etc... Per agevolare il rapporto con le istituzioni è stato realizzato un Tavolo di Rete territoriale coordinato dal Centro Antiviolenza e attualmente anche dal Consultorio.

Protocolli d’Intesa

La Casa delle Donne lavora attivamente, quindi, per il raggiungimento della stesura di Protocolli operativi formali che coinvolgano i soggetti, istituzionali e non, operanti a livello territoriale contro la violenza di genere. I principali Protocolli d’Intesa stipulati sono:
  • Protocollo d’Intesa TAVOLO DI RETE “INSIEME CONTRO LA VIOLENZA” fortemente voluto e coordinato dal Centro Antiviolenza “L’Una per l’Altra”, nasce nel 2009 nel Comune di Viareggio. Nel 2013 si estende a tutti comuni della Versilia; attualmente il coordinamento è condiviso con il consultorio. Si suddivide in due sotto-gruppi: il TAVOLO TECNICO che vede riuniti: le Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Municipale), l’Asl (Consultorio, Pronto Soccorso, Medici di Base, Sert) ed i Servizi Sociali dei sette comuni della Versilia (Viareggio, Massarosa, Camaiore, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Stazzema, Seravezza) e si occupa del superamento delle criticità nel percorso di fuoriuscita dalla violenza delle donne, anche attraverso l’analisi dei casi; il TAVOLO POLITICO composto dalla Provincia di Lucca, dalle/gli Assessore/i al Sociale dei Comuni della Versilia, da una referente per le Scuole Secondarie di secondo grado, dal G.U.V. “Gruppo Uomini Viareggio - Maschile Plurale” e da alcune Associazioni del territorio. Tale tavolo si riunisce periodicamente ogni tre mesi circa.
  • Protocollo d'Intesa Provinciale "PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA DI GENERE" sottoscritto da Provincia di Lucca, Prefettura di Lucca, Procura della Repubblica di Lucca, Questura di Lucca, Arma dei carabinieri-Comando provinciale di Lucca, Conferenza dei Sindaci Asl 2 Piana di Lucca e Valle del Serchio, Conferenza dei Sindaci Asl 12 Versilia, Comuni, Asl 2 Lucca, asl 12 Versilia, Consigliera di Parità di Lucca, Associazioni del Terzo settore, Centri Antiviolenza di Lucca e Viareggio, Ufficio Scolastico provinciale di Lucca. Stipulato a Lucca nel 2015.
  • Protocollo d’Intesa tra Provincia di Lucca, FONDAZIONE CASA Lucca, Centro Antiviolenza “Associazione Luna Onlus” di Lucca e Centro Antiviolenza “L’Una per l’Altra” di Viareggio. Stipulato ad ottobre 2015 per agevolare l’inserimento abitativo delle donne che subiscono violenza.
  • Protocollo “Codice Rosa” è attualmente in fase di rielaborazione considerando le nuove linee guida del sistema sanitario.
  • Protocollo d'Intesa A.N.C.I - D.i.Re. Stipulato a maggio 2013. Riporta linee guida condivise per l’attività dei Servizi Sociali.
  • Protocollo d'Intesa A.N.C.I. – Tosca. Stipulato a marzo 2015
La Casa delle Donne, inoltre, partecipa alla Conferenza dei Servizi dell’Azienda USL Toscana nord ovest. Tale Conferenza ha come filo conduttore il tema della Partecipazione e aggiorna sulle novità introdotte con la Legge Regionale 75 del 2017, oltre ad essere momento di confronto sui temi socio-sanitari. Per l’anno 2019, l’Associazione partecipa anche al Percorso approvazione Programmazione Operativa Annuale - POA 2019.
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